Di che trattasi: capire il significato e l'uso corretto
Avete mai incontrato le espressioni "di che trattasi" o "di cui trattasi" in un documento ufficiale o in un testo legale e vi siete chiesti cosa significassero esattamente? Queste espressioni, sebbene possano sembrare un po' antiquate, sono ancora utilizzate nella lingua italiana, in particolare in contesti formali. Ma cosa vogliono dire e come si usano correttamente?
Iniziamo col dire che "di che trattasi" e "di cui trattasi" sono formule impersonali che servono a richiamare un argomento di cui si è già parlato in precedenza nel testo. Sono quindi dei sinonimi di "di ciò", "a tal proposito", "in merito a quanto detto", ma con un tono più formale e burocratico.
Per capire meglio, immaginiamo di dover scrivere una lettera di reclamo per un prodotto difettoso. Potremmo iniziare descrivendo il prodotto e il difetto riscontrato, per poi concludere il paragrafo con "Chiedo pertanto la sostituzione del prodotto di che trattasi". In questo caso, "di che trattasi" si riferisce al prodotto difettoso di cui abbiamo appena parlato.
L'uso di queste espressioni può creare confusione, soprattutto perché spesso vengono percepite come ridondanti e poco chiare. In realtà, se usate correttamente, possono contribuire a rendere il testo più preciso ed elegante, evitando ripetizioni e semplificando la lettura.
Tuttavia, è importante non abusarne. Un uso eccessivo di "di che trattasi" e "di cui trattasi" può rendere il testo pesante e artificioso. Meglio quindi limitarne l'uso ai contesti in cui sono realmente necessarie, preferendo alternative più semplici e dirette quando possibile.
Vantaggi e svantaggi dell'utilizzo di "di che trattasi" e "di cui trattasi"
Vantaggi | Svantaggi |
---|---|
Formalità e precisione | Pesantezza e artificiosità |
Chiarezza referenziale | Scarsa chiarezza per i non addetti ai lavori |
Evitare ripetizioni | Rischio di ambiguità se non usate correttamente |
Ecco alcuni consigli pratici per utilizzare correttamente "di che trattasi" e "di cui trattasi":
1. Usatele solo in contesti formali, come testi legali, documenti ufficiali, lettere commerciali.
2. Assicuratevi che il riferimento sia chiaro. L'elemento a cui si riferiscono "di che trattasi" o "di cui trattasi" deve essere stato menzionato in modo chiaro e univoco nel testo precedente.
3. Non abusatene. Un uso eccessivo può rendere il testo pesante e poco scorrevole. Valutate sempre se è possibile utilizzare alternative più semplici e dirette.
4. Prestate attenzione alla concordanza di genere e numero. "Di che trattasi" è invariabile, mentre "di cui trattasi" si concorda in genere e numero con il sostantivo a cui si riferisce (es. "la pratica di cui trattasi", "i documenti di cui trattasi").
5. Leggete attentamente il testo dopo averle utilizzate per assicurarvi che la frase sia fluida e comprensibile.
In definitiva, "di che trattasi" e "di cui trattasi" sono espressioni utili in determinati contesti, ma vanno usate con parsimonia e attenzione. La chiave è trovare il giusto equilibrio tra formalità e chiarezza, in modo da rendere il testo efficace e comprensibile per il lettore.
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